Un caffè, un pasticcino, un aperitivo e opere d'arte. Accade a Genova nello storico Caffè Mangini che per la prima volta dalla sua nascita, nel 1876, diventa anche galleria d'arte. Qui sono esposte 15 opere di Paolo Chimeri: pittore, scultore, orafo. Le tele resteranno visibili fino al 5 luglio. "Sono lavori di astrattismo geometrico condizionati dalle formule matematiche e fisiche di Newton. Sono combinazioni di colori che ruotano in ordine progressivo e in senso orario", dice il maestro. Chimeri ha denominato la personale 'Omaggio a Newton'. Si tratta di riquadri e cerchi in cui spiccano linee e domina la policromia. Il caffè, dal 1957 di proprietà della famiglia Rossignotti, è una delle botteghe storiche di Genova, nel centro della città.
E' stato punto di riferimento per tante personalità, tra queste Sarah Bernhardt, Gilberto Govi, Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro e Sandro Pertini, allora direttore del quotidiano "Il Lavoro": qui incontrava amici e colleghi. La sala interna è a lui dedicata.
Caro Chimeri,
ho visto i tuoi gioielli-sculture, il tuo volto aperto di nonno e artista che non può immaginare.
Quando uno come te, artigiano verace, riesce a sentire dentro, prima istintivamente, poi culturalmente il gusto e l'assillo di tentare una ricerca più difficile affinchè la materia del tuo lavoro prenda vibrazioni,figura, immagine per essere altro come slancio di vita, vuol dire che ha dissepolto dal tuo interno il grumo di poesia che hanno soltanto gli artisti.
Cioè di più: tu dell'artigiano conosci generi e storia.
Basta osservare dei disegni e riconoscere il passaggio dai segni tracciati sulla carta (ogni pezzo di carta che trovi sottomano in quei momenti in cui ti sgorga l'idea) per capire che tu non sei soltanto un improvvisatore superficiale di belle forme per monili, ora sei un creatore che sa come bisogna sempre passare attraverso lo studio e la cultura.
Certo la tua specialità sono gli oggetti d'argento, gli ornamenti per le signore, le catenine, gli anelli, gli orecchini ma ecco che avrai,il bisogno di disegnare e scolpire ti ha preso la mano e ti guida a scegliere la materia più adatta: perchè sorgano dalle tue mani plastiche vere e proprie sculture.
Naturalmente partono dalle stesse radici dell'orafo. Ed è qui il significato più autentico del tuo lavoro che dal monile è arrivato alla piccola scultura.
Dall'argento al bronzo, poi sarà il ferro, il legno, la pietra.
Non è vero che si nasce artigiani , pittori, scultori.
Si diventa faticando, provando e riprovando quando all'abilità ,al mestiere soccorre il temperamento, il senso della poesia.
I tuoi pezzi grandi e piccoli hanno slancio e seguono un linguaggio tutto tuo. Ognuno di loro racconta nella sua superficialità il romanzo di una cosa.. La vita ci insegna a vivere momento per momento, a fermarle in sensazioni, a raccordare pensieri e parole.
Mi pare che è questo che tu vuoi fare con i tuoi oggetti.
Che devo ancora dirti? Voglio continuare a seguirti nel tuo ricercare, nel tuo lavorare.
Hai sugli occhi la volontà di andare avanti. L'artista non ha tregua e in te l'artigiano che significa costanza che può dare all'artista quella capacità di tenuta che l'artista che si crede puro non sempre ha.
Sono convinto che chi visiterà la tua mostra e vedrà le tue cose con intelligenza non potrà non essere d'accordo con me nel dire che sei bravo e che i tuoi monili non sono soltanto materia pregiata ma hanno dentro la poesia delle cose belle.
Davide Raiolo
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